Lauro Begni | 31 / 10 / 2024
Avere un prato rigoglioso non significa solamente tagliare l’erba e fare la regolare manutenzione: l’irrigazione è fondamentale!
Spesso però irrigare il prato non è così semplice: in estate, nel periodo più caldo dell’anno, il giardino deve essere irrigato tutti i giorni, anche due volte al giorno. Questo è un problema per tante persone: anche solo andare via un week-end può seccare il prato.
Un impianto di irrigazione per prato permette di automatizzare il processo di irrigazione, liberandoti da qualunque preoccupazione e riducendo il consumo di acqua.
In questa guida illustreremo tutto quello che devi sapere su un impianto di irrigazione per prato: i vantaggi di un sistema di irrigazione automatizzato, le tipologie esistenti, come progettarlo e quanto costa se progettato da un giardiniere.
Leggi le nostre guide per la manutenzione del prato: arieggiatura prato, risemina prato, idrosemina prato, concimazione prato e rigenerazione prato.
Il prato ha sempre bisogno di un’irrigazione regolare e bilanciata: l’irrigazione eccessiva può causare la degradazione delle radici e l’irrigazione insufficiente può causare l’ingiallimento e la morte delle piante che compongono il prato.
Installare un impianto di irrigazione per prato modellato sulle esigenze del tuo giardino porta moltissimi vantaggi:
Esistono diversi tipi di impianti di irrigazione, ciascuno con specifiche caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Vediamo quali sono le principali tipologie.
Gli impianti a spruzzo o a pioggia utilizzano gli irrigatori che spruzzano l’acqua sul prato, come la pioggia naturale. Sono facili da installare e gestire e sono ideali per spazi aperti e ampi. Lo svantaggio è che lo spruzzo di acqua è sensibile al vento.
L’irrigazione goccia a goccia è spesso utilizzata per orti e aiuole, ma può essere utilizzato anche per prati di piccole dimensioni e siepi.
In questo impianto di irrigazione per prato l’acqua viene distribuito tramite un tubo forato. Lo svantaggio di questo metodo è che non può essere utilizzato per grandi superfici.
L’irrigazione interrata automatizzata è la tipologia di impianto che è più utilizzata nei giardini di palazzi pubblici, condominii e giardini residenziali.
Consiste nell’installazione di irrigatori a pioggia sotto il terreno, che fuoriescono dal prato nel momento dell’irrigazione. L’unico svantaggio è l’installazione che richiede costi iniziali più elevati.
Nei casi di giardini botanici o coltivazioni di piante rare spesso si utilizzano impianti di irrigazione con sensori di umidità.
Questi sensori permettono di analizzare il livello di umidità del terreno e attivano l’irrigazione solo nel momento di bisogno. Lo svantaggio di questo tipo di impianti di irrigazione è il costo iniziale, oltre che la manutenzione periodica dei sensori.
Tutti gli impianti di irrigazione devono essere progettati con cura, per evitare di creare una situazione di irrigazione sbilanciata, in cui un angolo di giardino è irrigato troppo e l’angolo opposto è completamente secco.
Ecco i 7 step per la progettazione e realizzazione di un sistema di irrigazione del prato:
La mappatura del prato è il primo passo per progettare il sistema di irrigazione. Una mappatura a regola d’arte include la superficie totale del prato, la forma del prato e tutti gli ostacoli presenti.
La scelta degli irrigatori è un elemento cruciale. Esistono irrigatori a spruzzo, a rotazione e pop-up (interrati). La scelta dipende dalle dimensioni del prato e dalla tipologia di impianto prescelta:
La quantità d'acqua necessaria varia a seconda della tipologia di erba, della stagione e del clima. In generale, i prati hanno bisogno di circa 25-30 millimetri di acqua a settimana, distribuiti su 2-3 giorni.
Dopo aver mappato il prato, si può iniziare a tracciare il percorso delle tubazioni. Si consiglia di utilizzare un tubo flessibile che permetta di raggiungere tutte le aree senza ostacoli.
Successivamente, si eseguono gli scavi per la posa delle tubazioni interrate. La profondità deve essere sufficiente a proteggere i tubi dal calore e dal gelo (circa 20-30 cm).
Gli irrigatori vanno installati in punti strategici per garantire una copertura omogenea del prato. Durante questa fase, è importante testare la pressione e verificare che l’acqua raggiunga tutte le aree desiderate.
Infine, il sistema va collegato alla fonte d’acqua e impostato il timer per automatizzare l’irrigazione. Molti impianti moderni consentono di impostare orari specifici e intensità di irrigazione variabile.
Un impianto di irrigazione ben mantenuto è più efficiente e durevole nel tempo. Alcuni interventi di manutenzione periodica includono:
I costi di installazione di un impianto di irrigazione per prato variano a seconda della tipologia scelta, delle dimensioni del prato e delle tecnologie integrate. Tuttavia, l’investimento iniziale può portare a risparmi significativi nel lungo termine:
Un impianto di irrigazione per prato è un investimento che ripaga nel tempo in termini di risparmio idrico, comodità e bellezza del prato.
Scegliere l’impianto giusto richiede attenzione e un’attenta valutazione delle proprie esigenze. Un prato verde e rigoglioso non è solo un piacere per gli occhi, ma rappresenta anche un contributo positivo all’ambiente.
Con la tecnologia attuale, è possibile ottenere risultati ottimali, riducendo gli sprechi e automatizzando il processo di irrigazione.
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